![]() ![]() I wonder if LyX would be easier to use here.Ĥ.) I would like to be able to track changes, but it's not an absolute requirement if the program can do other things better.ĥ.) Something inexpensive. As in, something that has more of a way to overlook things than LaTeX does. (Even LaTeX crashed once, which I heard is impossible.)ģ.) I want something that has some sort of outline. Bean and even OpenOffice tended to crash when I would open my thesis on them. Hates it.) Mellel seems to win here.Ģ.) I want a program that can handle large documents. Other than that, I have a couple of requirements:ġ.) I'm a Religion major, so a program that can support right-to-left languages is important to me. I really hate Word and I'm not considering it for various reasons. I want something that could do (if not all) most of these things all in one, so I can get rid of this bulk (particularly OpenOffice). Da una parte le discussioni su quella che alcune pubblicazioni hanno già definito new philology, neue Philologie, 'i nuovi orizzonti della filologia' 1, cioè la filologia che da Zumthor 1 I nuovi orizzonti della filologia, 1999 Gleßgen -Lebsnaft 1997 Fiormonte 2003 Mordenti 2002 Sabel -Bucher 2001 Ziolkowski 2001 Stolz 2003.I've tried a couple of programs, and I really liked Mellel, but since it is $80 with Bookends even using their student discount, I decided to come here to ask for some possible other options.Ĭurrently, I'm on a Mac, and I'm using Bean for my everyday papers, OpenOffice for the articles I write in which I need to track changes, and I used LaTeX for my 50-page thesis that I wrote last semester. Il punto di partenza che abbiamo pensato di scegliere per il dibattito è duplice. ![]() Ma voglio ringraziare anche gli enti che da tempo si occupano con altissima competenza di questi argomenti e che hanno stimolato e collaborato fattivamente allo sviluppo delle conoscenze in questo campo e alla realizzazione dei programmi di filologia digitale che si svolgono ad Arezzo: la Fondazione Franceschini, che da oltre 10 anni organizza riflessioni sui cambiamenti culturali introdotti nella medievistica dagli strumenti informatici il CISLAB di Arezzo, che con il laboratorio di spettrometria del manoscritto e di restauro del-la carta sta allargando verso il digitale il suo raggio di osservazione del codice, e il Centre for Computing in the Humanities del King's College di Londra, col quale stiamo sviluppando proficue collabo-razioni grazie al prezioso apporto di Arianna Ciula, addottorata ad Arezzo ma in attività presso questo prestigioso istituto. dibattito scientifico e insieme di una verifica didattica sulla Filologia digitale dei testi me-dievali, come abbiamo intitolato il progetto di ricerca nazionale che Arezzo porta avanti insieme a quattro università di Roma e Napoli e che ha sostenuto il convegno in misura determinante: e per questo voglio ringraziare qui i colleghi Mordenti, D'Angelo, Cuozzo e Ave-sani che hanno consentito la prosecuzione di questo programma. Poche volte come in quest'occasione abbiamo avuto la sensa-zione di una discussione scientifico-didattica che corrisponde quasi perfettamente al progetto iniziale, sia per la scelta dei relatori sia per l'articolazione degli argomenti che per l'allestimento delle strutture tecniche e il sostegno del personale specializzato indispensabili alla sua realizzazione. ![]()
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